Banaba (Lagerstroemia speciosa L.) è un albero semideciduo tropicale che cresce in India, nel sud-est asiatico e nelle Filippine. È comunemente piantata a scopo ornamentale e può crescere fino a 20 metri di altezza. Nella medicina popolare le foglie, le radici e lacorteccia di L. speciosa vengono utilizzate come rimedio per varie malattie e disturbi. Le foglie servono come diuretico e decongestionante. Le radici vengono applicate per il trattamento delle ulcere della bocca. La corteccia è usata come stimolante, febbrifugo e per alleviare i dolori addominali. La banaba viene in particolare utilizzata per abbassare il livello di zuccheri nel sangue, ridurre il peso corporeo e come rimedio per il diabete, principalmente nelle Filippine. L. speciosa è ricca di diversi principi attivi tra cui glicosidi, flavoni, acido corosolico, acidi ellagici, triterpeni e tannini, che sono presenti nelle foglie, nel fusto, nei fiori, nei frutti, nella corteccia e nelle radici. L’acido corosolico è un triterpene che viene isolato dalle foglie della pianta, similmente all’insulina, stimola il trasporto del glucosio all’interno delle cellule. In questo modo, è in grado di favorire l’assorbimento e l’utilizzazione del glucosio nella cellula, giocando un ruolo fondamentale nella regolazione dei livelli di zucchero e di insulina plasmatici. Per via del suo effetto ipoglicemizzante, l’acido corosolico viene anche identificato con il termine “fitoinsulina”. E’ stato riportato in diversi studi che l’acido corosolico puro riduce i livelli di zucchero nel sangue già in 60 minuti dalla sua assunzione. Numerosi studi su modelli animali e sull’uomo hanno confermato l’uso tradizionale degli estratti acquosi come ipoglicemizzanti in grado di ridurre significativamente i livelli di glucosio nel sangue. In particolare uno studio pubblicato sulla rivista Biomedical Research evidenzia che l’estratto delle foglie di banaba possono costituire un valido aiuto naturale e senza controindicazioni per trattare il diabete di tipo 2, e come coadiuvante per il diabete di tipo 1. Le altre attività farmacologiche della pianta sono principalmente antiossidanti, antinfiammatorie, antimicotiche e antivirali.
Alcuni studi recenti hanno anche evidenziato le proprietà anti-obesità della banaba. L’obesità può essere caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo conseguente a un disequilibrio tra lipogenesi (produzione di acidi grassi) e lipolisi (degradazione dei lipidi). Varie piante medicinali, tra cui l’estratto di buccia di mirtillo e gli estratti di tè verde, hanno dimostrato di ridurre l’obesità indotta da una dieta ricca di grassi. Un approccio utile per la perdita di grasso corporeo può prevedere la diminuzione della sintesi lipidica (lipogenesi) e/o l’aumento della disgregazione lipidica (lipolisi). È stata osservata in vari studi scientifici la capacità della banaba di ridurre l’accumulo di grasso corporeo proprio inibendo il processo di adipogenesi e lipogenesi, rendendola una specie interessante da utilizzare per la gestione del peso corporeo.