Il ribes nero o ribes nigrum è una pianta appartenente alla famiglia delle Grossulariaceae. Si presenta come un arbusto dalle bacche nere che ha conosciuto alterne fortune in fitoterapia. Oggetto di semplici citazioni fino al XVIII secolo raggiunge la fama di panacea universale in un trattato del 1712 in cui è riportato che il ribes sarebbe capace di guarire febbri, pesti, ittero,calcolosi e piaghe. Caduto in oblio per tutto il 1800 questa pianta riacquistò notorietà all’inizio del XX secolo per le sue proprietà diuretiche ed antireumatiche, fino a diventare la “perla della gemmoterapia” per la sua fondamentale attività antinfiammatoria. Del ribes si possono utilizzare le foglie fresche, i semi, le bacche e le gemme da cui si ricava il macerato glicerinato (o gemmoderivato). Il ribes nero rappresenta il contenitore più importante in natura di antociani, ben 400 mg su 100 g, più dei mirtilli e delle more e addirittura quattro volte più che nell’uva nera. Il gemmoderivato è ottenuto dalla macinazione di gemme fresche di ribes nigrum esso è utilizzato per prevenire o inibire l’infiammazione indipendentemente dal fatto che l’agente etiologico sia meccanico,chimico, immunologico o infettivo. Induce un’ampia e complessa gamma di modificazioni funzionali con una spiccata attività sulla corteccia surrenalica .Sperimentalmente agisce sui granulociti eosinofili. Grazie alla grande quantità di antociani possiede forte attività antiossidante e antinfiammatoria contrastando l’azione dei radicali liberi. La supplementazione nella dieta di ribes nero, assunta prima o dopo l’esercizio fisico riduce al minimo le lesioni e le infiammazioni muscolari. Una somministrazione di antocianine di ribes nero migliora altresì la circolazione muscolare periferica e riduce l’affaticamento muscolare. Inibisce i processi infiammatori senza produrre effetti gastrointestinali, contrastando le infiammazioni articolari e patologie come reumatismi ed artrosi. Protegge il sistema cardiovascolare aumentando i livelli di HDL. Sostiene il sistema immunitario, in particolare nei soggetti anziani, riducendo i livelli di prostaglandine E2. Ha promettenti effetti antivirali, inibendo sia l’adsorbimento virale sulla superficie cellulare, sia la crescita virale nelle cellule. L’estratto di ribes nero ad una concentrazione di circa lo 0,5% riduce in vitro la replicazione del virus dell’herpes labiale della metà, indicando che concentrazioni più elevate potrebbero prevenire le recidive. Allo stesso modo l’estratto di ribes nero ha il potenziale per alleviare i sintomi associati del virus influenzale A,B e del virus respiratorio sinciziale (RSV), attraverso l’inibizione della replicazione virale. Migliora la guarigione delle ferite, sia per l’attività di scavering dei radicali liberi sia per l’azione antimicrobica contro gli Streptococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Escherichia coli, Proteus vulgaris e Proteus mirabilis responsabili della mancata cicatrizzazione a lungo termine. Efficace inoltre contro i calcoli renali il ribes alcalinizza l’urina e favorisce l’eliminazione di citrato e ossalato. Presenta azione antiallergica stimolando naturalmente la produzione di cortisolo endogeno che contrasta l’azione dell’istamina. Il ribes nigrum non deve essere assunto in gravidanza in allattamento nei soggetti che utilizzano anticoagulanti antiepilettici e diuretici.